GENNAIO 2021: NOVITÀ

1| Credito d’imposta locazioni – Novità normative e ulteriori chiarimenti

In relazione al credito d’imposta sui canoni di locazione di immobili ad uso non abita­ti­vo, con l’art. 2-bis del DL 18.12.2020 n. 172 (c.d. decreto “Natale”), inserito in sede di conversione nella L. 29.1.2021 n. 6, è stata introdotta una nuova disposizione nell’art. 28 co. 5 del DL 34/2020, relativa alle modalità di determinazione della condizione del calo del fatturato per le mensilità del 2021.

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello 11.1.2021 n. 34, ha inoltre chiarito che il credito d’imposta sui canoni di locazione di immobili ad uso non abitativo è appli­cabile anche all’indennità di occupazione.

CREDITO D’IMPOSTA PER LE LOCAZIONI

Si ricorda che l’art. 28 del DL 34/2020 riconosce un credito d’imposta sui canoni di lo­ca­zione degli immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industria­le, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e pro­fes­sionale dell’attività di lavoro autonomo:

Il credito d’imposta viene riconosciuto:

Alle imprese esercenti attività di commercio al dettaglio con ricavi e compensi superiori a 5 milioni di euro nel 2019, in presenza delle altre condizioni, il credito spetta nella mi­sura “ridotta” del 20% o 10%.

MESI DI SPETTANZA DEL CREDITO

Dal punto di vista temporale, il credito d’imposta di cui all’art. 28 del DL 34/2020 ri­guarda:

Inoltre, il credito spetta, per il mesE di ottobre, novembre e dicembre 2020, indi­pen­den­te­mente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente (artt. 8 e 8-bis del DL 137/2020, c.d. “Ristori”):

CALO DEL FATTURATO

Il credito d’imposta spetta (salve talune eccezioni) in presenza di un calo del fatturato di almeno il 50%, rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente. Con una integrazione all’art. 28 co. 5 del DL 34/2020, è stato precisato che, con riferi­mento alle mensilità del 2021 (limitatamente ai soggetti a cui il credito d’imposta spetta fino al 30.4.2021, cioè le strutture turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator), ai fini della verifica del calo del fatturato, il confronto deve essere effettuato tra le men­silità 2021 e le corrispondenti mensilità del 2019 (e non del 2020, atteso che in tale periodo la pandemia era già in corso).

INDENNITÀ DI OCCUPAZIONE

Nella risposta a interpello 11.1.2021 n. 34, l’Agenzia delle Entrate ha affermato che l’in­dennità di occupazione, corrisposta dall’ex conduttore che sia rimasto, senza titolo, nel possesso dell’immobile dopo lo scioglimento del contratto di locazione, può accedere al credito d’imposta sui canoni di locazione di immobili ad uso non abitativo se sussistono le condizioni previste dall’art. 28 del DL 34/2020. Sebbene tale indennità, dal punto di vista civilistico, non sia assimilabile alla locazione, tuttavia, ai fini della normativa sul credito d’imposta locazioni i due istituti possono esse­re assimilati, consentendo, così, l’accesso al credito anche per l’indennità di occupa­zione. Per la concreta spettanza del credito d’imposta, è necessario verificare la sussistenza delle condizioni agevolative.

2 | AVVIO DELLA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI – CALENDARIO DELLE ESTRAZIONI

Con la determinazione Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Agenzia delle Entrate 29.1.2021 n. 32051, sono state adottate le disposizioni attuative della lotteria degli scon­trini. In particolare:

Di conseguenza, è stato modificato il precedente provv. Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Agenzia delle Entrate 5.3.2020 n. 80217 che disciplina il funzionamento della lotteria.

AVVIO DELLA LOTTERIA

In base alla determinazione n. 32051/2021, la lotteria degli scontrini prende il via dall’1.2.2021. La prima estrazione mensile è prevista per l’11.3.2021 e sarà effettuata sulla base dei corrispettivi trasmessi e registrati al Sistema Lotteria nel periodo compreso tra l’1.2.2021 e il 28.2.2021.

CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE

La lotteria consente ai privati acquirenti di partecipare all’estrazione di premi in denaro effettuando acquisti di beni e servizi presso commercianti al minuto.
Più precisamente, la partecipazione è consentita a condizione che l’acquisto:

Inoltre, occorre che:

FUNZIONAMENTO DELLA LOTTERIA

Una volta effettuato l’acquisto, l’esercente rilascia al cliente il documento commerciale in cui viene riportato il codice lotteria e viene evidenziato che l’importo è stato pagato con strumenti elettronici.
I dati sono trasmessi dagli esercenti all’Agenzia delle Entrate mediante registratore telematico o procedura web, al più tardi entro 12 giorni dall’effettuazione dell’opera­zio­ne, e successivamente vengono acquisiti dal Sistema Lotteria gestito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Ogni acquisto valido per la lotteria genera un biglietto virtuale per ogni euro speso, fino a un massimo di 1.000 biglietti per “scontrino elettronico”.

ESTRAZIONI

Nell’ambito della lotteria sono previste estrazioni settimanali, mensili e annuali.
Ciascun corrispettivo partecipa ad una estrazione settimanale, ad una estrazione men­sile e ad una estrazione annuale, in base alla data di acquisizione al Sistema Lotteria, e non in base alla data di emissione dello “scontrino” (per cui, se un acquisto viene ef­fettuato a fine febbraio, ma l’esercente invia i dati a marzo, l’acquisto parteciperà all’estrazione di quest’ultimo mese).

La determinazione n. 32051/2021 ha approvato il nuovo calendario, stabilendo che:

PREMI PER ACQUIRENTI ED ESERCENTI

Sono previsti premi, benché differenziati, sia per gli acquirenti, sia per gli esercenti che hanno effettuato la cessione di beni o prestazione di servizi valida per la lotteria. Infatti, il biglietto vincente per l’acquirente determina la vincita anche in capo all’esercente.

Per gli acquirenti sono previsti:

Per gli esercenti, invece, sono messi in palio:

Esenzione fiscale dei premi
Si ricorda che i premi non sono soggetti a tassazione.

ACQUISTI ESCLUSI DALLA LOTTERIA

Secondo quanto precisato anche nelle FAQ pubblicate sul portale della lotteria, non consentono di partecipare alle estrazioni, fra gli altri:

3 | RIDETERMINAZIONE DEL COSTO FISCALE PER TERRENI E PARTECIPAZIONI – CHIARIMENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

La circ. Agenzia delle Entrate 22.1.2021 n. 1 ha esaminato alcuni casi particolari relativi alla rideterminazione del costo fiscale delle partecipazioni non quotate e dei terreni, da parte dei soggetti non imprenditori.

TERRENI E PARTECIPAZIONI Già RIVALUTATI

Viene analizzata la possibilità di rideterminare il valore delle partecipazioni e dei terreni nell’ipotesi in cui si abbia già usufruito in precedenza dell’agevolazione, anche nel caso in cui l’ultima perizia giurata di stima riporti un valore inferiore a quello precedente.
In questo caso, è possibile scomputare dall’imposta dovuta l’imposta sostitutiva even­tualmente già versata con riferimento ai medesimi beni. In alternativa allo scomputo, è possibile richiedere il rimborso ai sensi dell’art. 38 del DPR 602/73. Su questo punto, viene precisato che il termine di decadenza decorre dalla data in cui si verifica la duplicazione del versamento e cioè dalla data di pa­ga­mento dell’in­tera imposta sostitutiva dovuta per effetto dell’ultima rideterminazione effet­tuata, ovvero dalla data di versamento della prima rata.

CESSIONE DEL TERRENO AD UN CORRISPETTIVO INFERIORE A QUELLO DI PERIZIA

L’Agenzia delle Entrate recepisce l’indirizzo delle Sezioni Unite della Corte di Cas­sa­zione (sentenze 31.1.2020 n. 2321 e 2322) e afferma esplicitamente che l’indicazione nell’atto di cessione del terreno di un corrispettivo inferiore al valore rideterminato con la perizia giurata non determina la decadenza della rivalutazione. Pertanto, si considerano superate le precedenti interpretazioni contenute nelle circ. Agen­zia delle Entrate 1.2.2002 n. 15 e 15.2.2013 n. 1.

INDICAZIONE NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

La rivalutazione comporta la compilazione all’interno del modello REDDITI dell’apposita sezione del quadro RT, per le partecipazioni, e dell’apposita sezione del quadro RM, per i terreni. Al riguardo, viene specificato che l’omessa indicazione dei dati richiesti costituisce una violazione formale, alla quale si applica la sanzione da 250,00 a 2.000,00 euro di cui all’art. 8 co. 1 del DLgs. 471/97.

4 | DIVIDENDI PROVENIENTI DA STATI A FISCALITà PRIVILEGIATA – INDIVI­DUA­ZIO­NE

La risposta a interpello Agenzia delle Entrate 12.1.2021 n. 38 è intervenuta sull’indi­vi­dua­zione dei dividendi provenienti da società estere che beneficiano di un regime fisca­le privilegiato.

REGIME FISCALE DEI DIVIDENDI PROVENIENTI DA “PARADISI FISCALI”

Gli utili di fonte estera che derivano da partecipazioni in società di capitali residenti in Stati considerati a fiscalità privilegiata (c.d. “paradisi fiscali”) sono imponibili per l’intero ammontare per il percipiente (artt. 47 co. 4 e 89 co. 3 del TUIR). In particolare:

Fanno eccezione a questo principio gli utili che derivano da partecipazioni in società residenti in Stati o territori a fiscalità privilegiata le cui azioni siano quotate nei mercati regolamentati, soggetti a ritenuta a titolo d’imposta del 26% sul 100% della remu­ne­razione.

PRINCIPIO DEL PERIODO D’IMPOSTA DI MATURAZIONE DELL’UTILE

La disciplina di riferimento per individuare i Paesi che rientrano nel novero di quelli a fiscalità privilegiata è stata oggetto di numerose modifiche normative. Pertanto, per gli utili maturati in determinati periodi d’imposta, ma corrisposti in annualità successive, è possibile che si verifichi la mancata coincidenza dei criteri di riferimento per individuare i Paesi a fiscalità privilegiata in vigore alla data di maturazione degli utili in oggetto ri­spetto a quelli in vigore alla data di distribuzione degli stessi.
Secondo l’art. 1 co. 1007 della L. 205/2017, non si considerano provenienti da società residenti o localizzate in Stati o territori a regime fiscale privilegiato:

Al riguardo, l’Agenzia delle Entrate precisa che si deve verificare se nel periodo di “for­mazione” dell’utile la società partecipata risulta residente in uno Stato a fiscalità ordi­na­ria secondo le regole vigenti nelle rispettive annualità di imposta. In caso positivo, i dividendi ricevuti dal socio residente in Italia non si considerano pro­venienti da un “paradiso fiscale” e non scontano la tassazione integrale.

5 | AUTOTRASPORTATORI – CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE – PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Con il DM 23.1.2021, pubblicato sulla G.U. 30.1.2021 n. 24:

SOGGETTI BENEFICIARI DEI CONTRIBUTI

Possono beneficiare dei contributi in esame le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi aventi sede principale o secondaria in Italia, ovvero le relative ag­gre­ga­zio­ni sotto forma di società cooperative o consorzi, regolarmente iscritte al Re­gistro elettronico­ nazio­nale istituito dal regolamento del Parlamento euro­peo e del Consiglio 21.10.2009 n. 1071 o all’Albo nazionale degli autotra­spor­ta­to­ri di cose per conto di terzi, i cui ti­to­la­ri, soci, am­ministratori, nonché dipen­denti o addetti inqua­dra­ti nel Con­tratto collet­ti­vo nazionale logi­stica, trasporto e spedizioni, parte­ci­pino ad iniziative di for­ma­zio­ne o aggiornamento pro­fes­sio­nale, volte:

INIZIATIVE FORMATIVE AGEVOLABILI

Le iniziative formative agevolabili sono realizzate attraverso piani formativi azien­dali, in­teraziendali, territoriali o strutturati per filiere, a condizione che l’attività forma­ti­va sia:

Sono agevolabili anche i costi di preparazione ed elaborazione del piano for­mativo an­tecedenti al 19.4.2021, purché successivi al 30.1.2021.

Esclusioni
Sono invece esclusi:

Formazione a distanza
In considerazione dell’attuale stato di emergenza sanitaria, la formazione a distanza costituisce la modalità di svolgimento preferenziale dei corsi.
In relazione ai corsi svolti con strumenti informatici:

AMMONTARE DEI CONTRIBUTI

I contributi sono concessi:

Il contributo massimo erogabile per l’attività formativa è infatti fissato secondo le se­guenti soglie:

I raggruppamenti di imprese possono ottenere un contributo pari alla somma dei con­tri­buti massimi riconoscibili alle imprese, associate al raggruppamento, che par­te­ci­pano al piano formativo, con un tetto massimo di 800.000,00 euro.
Il contributo è inoltre limitato anche in base ai seguenti massimali:

Fermi restando i suddetti massimali, le spese complessive per l’attività didattica re­la­tive al personale docente, ai tutor, alle spese di trasferta, ai materiali e forni­ture at­ti­nen­ti al progetto, all’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota par­te da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione e al costo dei servizi di consu­lenza, dovranno essere pari o superiori al 50% di tutti i costi ammissibili.

MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande di contributo devono essere presentate:

Dati da indicare nella domanda
In sede di compilazione della domanda, devono essere indicati, in parti­co­lare:

RELAZIONE DI FINE ATTIVITÀ E RENDICONTAZIONE DEI COSTI SOSTENUTI

Entro 45 giorni dal termine di ciascun progetto formativo, dovrà essere presentata al soggetto gestore:

Unitamente a tale documentazione dovranno essere presentati, in particolare:

Certificazione della documentazione contabile
La documentazione contabile dovrà, a pena di inammissibilità, essere certificata da un revisore legale indipendente e iscritto nell’apposito Registro dei revisori legali.
Il relativo costo:

Modalità di presentazione
La presentazione della documentazione in esame dovrà avvenire secondo le modalità che saranno pubblicate sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nella sezione “Autotrasporto merci – Documentazione – Autotrasporto contributi ed incentivi”.

VALUTAZIONE DELLE DOMANDE E DELLE RENDICONTAZIONI PRESENTATE

Le domande e le rendicontazioni presentate sono valutate dall’apposita Commissio­ne, la quale, all’esito dell’istruttoria, redige l’elenco delle imprese ammesse all’age­vo­la­zio­ne.

EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI

L’erogazione dei contributi avverrà:

Ove l’entità delle risorse finanziarie non fosse sufficiente a soddisfare intera­mente le do­mande giudicate ammissibili, i contributi saranno erogati in modo propor­zio­nal­men­te ridotto fra le imprese aventi diritto.

REVOCA DEI CONTRIBUTI

I contributi sono revocati in caso di:

Restituzione del contributo già erogato
Qualora il contributo fosse già stato erogato, l’impresa sarà tenuta alla restitu­zione de­gli importi corrisposti e dei relativi interessi, ferma restando la denuncia all’Au­to­ri­tà giu­diziaria per i reati eventualmente configurabili.

6 | CONTRIBUTI EROGATI A FRONTE DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19 – IRRILEVANZA FISCALE

Con la risposta a interpello 19.1.2021 n. 46, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i contributi erogati a fronte dell’emergenza epidemiologica per il sostegno al settore del­la cultura ai sensi dell’art. 90 del DL 18/2020 non sono imponibili per effetto del regime di esenzione previsto dall’art. 10-bis del DL 137/2020.
L’Agenzia delle Entrate ha applicato per la prima volta la nuova disposizione introdotta nel DL “Ristori” convertito.

NORMA DI IRRILEVANZA FISCALE

Ai sensi dell’art. 10-bis co. 1 del DL 28.10.2020 n. 137 (c.d. DL “Ristori”), inserito in se­de di conversione nella L. 18.12.2020 n. 176, i contributi e le indennità di qualsiasi na­tura erogati in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e diversi da quelli esistenti prima della medesima emergenza, da chiunque erogati e in­di­pendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione, spettanti “ai soggetti esercenti impresa, arte o professione, nonché ai lavoratori autonomi” non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’IRAP.
L’Agenzia delle Entrate, nella risposta a interpello in esame, ha affermato che, con tale disposizione, il legislatore ha voluto riconoscere a tutti i contributi erogati per l’emer­gen­za epidemiologica COVID-19 il regime esentativo previsto espressamente per talu­ne tipologie di aiuti economici.

QUADRO TEMPORANEO SUGLI AIUTI DI STATO

La suddetta disposizione si applica, per espressa previsione, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla comunicazione della Commissione europea 19.3.2020 C (2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”, e successive modifiche.

7 | EMERGENZA COVID-19 – MISURE DI SOSTEGNO ALLE MICRO, PICCOLE E ME­DIE IMPRESE TITOLARI DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DI CARBURANTI NEL­LE AUTOSTRADE

Il DM 14.12.2020, pubblicato sulla G.U. 28.1.2021 n. 22, ha individuato le modalità di concessione ed erogazione del contributo in favore delle micro, piccole e medie im­pre­se titolari del servizio di distribuzione di carburanti nelle autostrade per il periodo di emergenza da COVID-19, di cui all’art. 40 del DL 34/2020.

SOGGETTI BENEFICIARI

Possono beneficiare dell’agevolazione le imprese classificate di dimensione micro, pic­co­la e media, in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali al­la data dell’1.3.2020 e che, alla data di presentazione della domanda, sono in pos­ses­so dei seguenti requisiti:

Sono escluse dal beneficio, tra l’altro, le gestioni dirette degli impianti autostradali da parte delle società petrolifere integrate e le gestioni unitarie di attività petrolifere e risto­razione.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili alle agevolazioni i contributi previdenziali, con esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, a carico dei soggetti proponenti, dovuti sul­le retribuzioni da lavoro dipendente nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, in re­lazione ai dipendenti impiegati presso lo specifico impianto.

DETERMINAZIONE DELL’AGEVOLAZIONE

L’agevolazione è concessa in forma di contributo in conto esercizio:

Nel caso in cui l’importo complessivo delle agevolazioni concedibili sia superiore all’am­­montare della dotazione finanziaria, il Ministero dello Sviluppo economico proc­ede al riparto delle risorse disponibili in proporzione all’importo dell’agevolazione richie­sto da ciascuna impresa, senza alcuna priorità connessa al momento della presen­tazione della domanda.

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La domanda va presentata al Ministero dello Sviluppo economico esclusivamente tra­mite procedura informatica.
I termini e le modalità di presentazione delle domande saranno definiti con un suc­ces­sivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero, a seguito dell’approvazione dell’aiuto da parte della Commissione europea

COMUNICAZIONI DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Le comunicazioni inerenti al procedimento agevolativo sono trasmesse dal Ministero dello Sviluppo economico esclusivamente tramite PEC.

EROGAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI

Le agevolazioni concesse sono erogate dal Ministero dello Sviluppo economico, previa verifica:

CUMULABILITÀ

Le agevolazioni in parola sono cumulabili con altri aiuti del quadro temporaneo.

ULTERIORI ADEMPIMENTI

I soggetti beneficiari dell’agevolazione sono tenuti a:

PUBBLICAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI RICEVUTE

I soggetti beneficiari sono inoltre tenuti ad adempiere agli obblighi di pubblicazione del­le agevolazioni ricevute (ai sensi della L. 124/2017), rilasciandone dichiarazione nella nota integrativa del bilancio oppure, ove non tenuti alla redazione della nota integrativa, sul proprio sito Internet o, in mancanza, sul portale digitale delle associazioni di cate­go­ria di appartenenza.
L’inosservanza di tale obbligo comporta una sanzione pari all’1% degli importi ricevuti con un minimo di 2.000,00 euro, nonché la sanzione accessoria dell’adempimento agli obblighi di pubblicazione. Decorsi 90 giorni dalla contestazione senza che il trasgressore abbia ottemperato agli obblighi di pubblicazione e al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria, si applica la sanzione della restituzione integrale del beneficio.

8 | EMERGENZA COVID-19 – MISURE DI SOSTEGNO AI SOGGETTI OPERANTI NELLE “ZONE ECONOMICHE AMBIENTALI”

Il DM 27.11.2020, pubblicato sulla G.U. 15.1.2021 n. 11, ha stabilito le modalità di con­cessione ed erogazione del contributo straordinario in favore dei soggetti operanti nelle “zone economiche ambientali” (ZEA) per il periodo di emergenza da COVID-19, di cui all’art. 227 del DL 34/2020.

SOGGETTI BENEFICIARI

Possono presentare la domanda di concessione del contributo le seguenti tipologie di soggetti che hanno subito una riduzione di fatturato in conseguenza dell’emergenza determinata dalla diffusione del COVID-19:

I suddetti soggetti devono risultare attivi alla data del 31.12.2019 e possedere i seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

Le micro e piccole imprese, alla data di presentazione della domanda, devono inoltre essere in possesso dei seguenti requisiti:

IMPORTO DEL CONTRIBUTO

Il contributo straordinario spettante è dato dalla ripartizione tra tutti i beneficiari che ne facciano richiesta delle risorse finanziarie previste, considerando però che non può ri­sultare superiore alla perdita di fatturato subita.
Il presente contributo straordinario:

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La domanda per la concessione del contributo straordinario va presentata al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, tramite l’applicazione web accessi­bile, previa autenticazione, dal relativo sito Internet.
Il suddetto Ministero provvede alla pubblicazione sul proprio sito di un apposito bando, in cui sono individuati:

EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO

L’erogazione del contributo straordinario è effettuata:

CONTROLLI E RECUPERO DEL CONTRIBUTO NON SPETTANTE

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, successivamente all’ero­gazione del contributo straordinario, procede allo svolgimento di controlli a cam­pione per verificare la veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni rese in sede di presenta­zione della domanda.
Qualora il contributo, a seguito dei controlli effettuati, sia in tutto o in parte ritenuto non spettante, il Ministero procede alla relativa revoca e al recupero delle risorse erogate, anche mediante iscrizione a ruolo ai sensi del DPR 602/73, fatte salve le ulteriori san­zioni previste dalla normativa vigente.

9 | CREDITO D’IMPOSTA PER L’ADEGUAMENTO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO – MODALITÀ E TERMINI DI UTILIZZO

Con il provv. 8.1.2021 n. 4887, l’Agenzia delle Entrate ha previsto una serie di mo­difiche al provv. 10.7.2020 n. 259854, recependo in sostanza le novità introdotte dalla legge di bilancio 2021 in merito al credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro di cui all’art. 120 del DL 34/2020.

TERMINE PER L’UTILIZZO DEL CREDITO

La legge di bilancio 2021 (L. 178/2020) ha anticipato al 30.6.2021 (in luogo del pre­cedente 31.12.2021):

TERMINE PER LA COMUNICAZIONE DELLE SPESE

È stato inoltre anticipato al 31.5.2021 il termine per la presentazione telematica all’Agen­zia delle Entrate della comunicazione delle spese ammissibili (in luogo del 30.11.2021 inizialmente previsto).

CODICE TRIBUTO

Con la ris. 11.1.2021 n. 2, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo “6918” per l’utilizzo in compensazione, tramite il modello F24, del credito d’imposta per l’ade­guamento degli ambienti di lavoro ex art. 120 del DL 34/2020.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE DEL MODELLO F24

In sede di compilazione del modello F24:

10 | CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI – UTILIZZO IN COMPENSAZIONE – ISTITUZIONE DEI CODICI TRIBUTO

Con la ris. 13.1.2021 n. 3, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo ai fini dell’utilizzo in compensazione, mediante il modello F24, dei crediti d’imposta per inve­stimenti in beni strumentali di cui alla L. 160/2019 e alla L. 178/2020.

CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI EX L. 160/2019

Per consentire l’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta di cui all’art. 1 co. 185 ss. della L. 160/2019 (legge di bilancio 2020) mediante il modello F24, da presentare esclusivamente tramite i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate, so­no stati istituiti i seguenti codici tributo:

CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI EX L. 178/2020

Per consentire l’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta di cui all’art. 1 co. 1051 ss. della L. 178/2020 (legge di bilancio 2021) mediante il modello F24, da presentare esclusivamente tramite i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate, sono stati istituiti i seguenti codici tributo:

MODALITÀ DI COMPILAZIONE DEL MODELLO F24

In sede di compilazione del modello F24:

11 | OBBLIGHI DI VERIFICA DELLE RITENUTE NEGLI APPALTI – UTILIZZO DI BENI STRUMENTALI DEL COMMITTENTE – ESCLUSIONE DEI BENI OGGETTO DEL CONTRATTO

Con la consulenza giuridica 14.1.2021 n. 1, l’Agenzia delle Entrate ha precisato il con­cetto di “strumentalità” dei beni di proprietà del committente (o comunque allo stesso ri­conducibili in qualunque forma), adoperati nello svol­gi­mento della prestazione nell’ambito di un contratto di affidamento a terzi di opere e ser­vizi, ai fini dell’applicazione degli obblighi di verifica del versamento delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e as­similati nell’ambito degli appalti e subappalti, di cui all’art. 17-bis del DLgs. 241/97.
È stato infatti chiarito che:

Nel caso di specie, si trattava di un contratto di appalto avente ad oggetto la sostitu­zione di vecchi pannelli già installati presso un impianto fotovoltaico con altri pan­­nelli acquistati dal committente stesso.

12 | PATENT BOX – DETERMINAZIONE IN DICHIARAZIONE – ALTERNATIVA ALLA PROCEDURA DI RULING – PERIODI D’IMPOSTA ANTECEDENTI AL 2019

Con la risposta a interpello 8.1.2021 n. 27, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che non è possibile fruire del Patent box mediante il regime di autodeterminazione, ai sensi dell’art. 4 del DL 34/2019, per i periodi d’imposta 2016, 2017 e 2018 con dichiarazioni integrative, al di fuori delle seguenti ipotesi:

Nella situazione oggetto di interpello è stato, quindi, negato il ricorso alla dichiarazione integrativa all’impresa che non ha né optato per l’agevolazione nel quadro OP della dichiarazione dei redditi, né presentato istanza di ruling, ma solo inviato all’Agenzia delle Entrate una richiesta di analisi dei benchmark di settore per l’utilizzo del metodo profit split, non assimilabile a questi fini all’esercizio di un’opzione.

13 | CONTRATTO DI COMMISSIONE – EFFETTI DELLA BREXIT – BENI CEDUTI ALL’ESPORTAZIONE – PLAFOND DELL’ESPORTATORE ABITUALE

Con la risposta a interpello Agenzia delle Entrate 4.1.2021 n. 1, sono stati forniti i se­guenti chiarimenti in merito alla maturazione e all’utilizzo del plafond dell’esportatore abituale, da parte di una società con sede legale nel Regno Unito che opera in qualità di commissionario ed è identificata direttamente ai fini IVA in Italia.

UTILIZZO DEL PLAFOND DOPO LA FINE DEL PERIODO TRANSITORIO

Il soggetto in esame avente lo status di esportatore abituale può continuare ad av­va­lersi della facoltà di acquistare in regime di non imponibilità IVA, ai sensi dell’art. 8 co. 1 lett. c) del DPR 633/72, anche a seguito della scadenza (avvenuta il 31.12.2020) del periodo transitorio individuato dall’Accordo di recesso tra il Regno Unito e l’Unione europea.

IRRILEVANZA DEL MANCATO ACQUISTO DELLA PROPRIETÀ DEI BENI

La predetta società è legittimata a utilizzare il plafond IVA generato dalle cessioni all’esportazione effettuate per conto del proprio committente, anche se non acquista la proprietà del bene esportato

14 | IVA – RIVALSA SUCCESSIVA E NOTA DI VARIAZIONE PER INFRUTTUOSITÀ DELLA PROCEDURA FALLIMENTARE

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello 19.1.2021 n. 49, ha chiarito che l’IVA addebitata in rivalsa, ai sensi dell’art. 60 co. 7 del DPR 633/72, e non pagata dal cessionario successivamente fallito, non può essere recuperata attraverso il mecca­nismo della nota di variazione, ex art. 26 co. 2 del DPR 633/72, in seguito all’infrut­tuosità della procedura fallimentare. La natura privatistica dell’IVA addebitata in rivalsa successiva, infatti, impedisce al cedente, nell’ipotesi di mancato pagamento del cessionario, il recupero dell’imposta mediante la nota di variazione.

NATURA DELLA RIVALSA SUCCESSIVA

La rivalsa di cui all’art. 60 co. 7 del DPR 633/72 ha natura privatistica, inerendo non al rapporto tributario, ma ai rapporti interni fra i contribuenti.
Secondo l’Agenzia delle Entrate, si tratta di uno strumento speciale, che si differenzia dalla rivalsa ordinaria per il carattere facoltativo, la sua collocazione temporalmente suc­cessiva all’operazione e la circostanza che il suo esercizio è condizionato al ver­samento della maggiore IVA accertata (oltre a sanzioni e interessi) da parte del ce­dente (si vedano circ. 35/2013, risposte a interpello 84/2018, 176/2019 e 531/2019).
La natura della rivalsa successiva, quindi, implica che, in caso di mancato pagamento da parte del cessionario, il cedente può recuperare quanto versato a titolo di imposta all’Erario, in seguito all’accertamento, solo attraverso gli strumenti civilistici (risposta a interpello 531/2019).

POSIZIONE DEL CEDENTE/PRESTATORE ED ESERCIZIO DELLA RIVALSA

La circ. Agenzia delle Entrate 35/2013 (§ 4.1) ha chiarito che, al fine di esercitare la rivalsa successiva, è necessaria l’emissione di una fattura (o una nota di variazione in aumento), con l’indicazione, tra gli altri, degli estremi identificativi dell’atto di accerta­men­to che costituisce titolo alla rivalsa.
Il documento è annotato nel registro di cui all’art. 23 del DPR 633/72 solo per memoria, perché l’imposta recuperata a titolo di rivalsa “non dovrà partecipare alla liquidazione periodica, né essere indicata in una posta a debito nella dichiarazione annuale”.

POSIZIONE DEL CESSIONARIO/COMMITTENTE ED ESERCIZIO DELLA DETRA­ZIONE

In esito allo speciale meccanismo della rivalsa successiva, è riconosciuto al cessio­na­rio il diritto alla detrazione dell’IVA.
La detrazione è subordinata all’avvenuto pagamento dell’IVA accertata e addebitata in via di rivalsa, mediante annotazione del documento integrativo nel registro di cui all’art. 25 del DPR 633/72.
Non sono richiesti, invece, particolari oneri a carico del cessionario in ordine al ri­scon­tro dell’avvenuto versamento all’Erario dell’IVA accertata; pertanto, questi è tenuto solo all’osservanza degli ordinari doveri di diligenza e cautela in ordine alla verifica della correttezza e regolarità della fattura (o della nota di variazione in aumento) emessa da parte del cedente.

MANCATO PAGAMENTO DELL’IVA ADDEBITATA IN RIVALSA E FALLIMENTO DEL CESSIONARIO

Con la risposta a interpello 49/2021, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che la natura privatistica dell’IVA addebitata in rivalsa ai sensi dell’art. 60 co. 7 del DPR 633/72 im­pedisce al cedente, nell’ipotesi di mancato pagamento da parte del cessionario, il recu­pero dell’imposta attraverso lo strumento della nota di variazione ex art. 26 co. 2 del DPR 633/72.
Non risulta possibile operare la variazione in diminuzione dell’IVA anche quando, suc­ces­sivamente all’esercizio (inutile) della rivalsa successiva, il credito del cessionario non sia stato soddisfatto all’esito di una procedura infruttuosa, sia essa esecutiva o con­corsuale.

15 | NOTE DI VARIAZIONE IN DIMINUZIONE – LIMITI ALL’EMISSIONE – COMPRA­VEN­DITA – SISTEMA “PROGRESSIVO” DI DETERMINAZIONE DEL PREZZO

Con il principio di diritto Agenzia delle Entrate 11.1.2021 n. 1, sono stati forniti i se­guenti chiarimenti in merito all’eventuale emissione di note di variazione in diminu­zio­ne, qualora un contratto di compravendita preveda un sistema “progressivo” di deter­minazione del prezzo.

CASO ESAMINATO

Il caso esaminato riguarda un contratto di compravendita di un complesso di beni, in forza del quale, se le parti sono in disaccordo sul valore dei beni come risultante dalla perizia effettuata per consentire l’esecuzione del contratto, le stesse possono rimettere la valutazione a un soggetto terzo/revisore.

INAPPLICABILITÀ DEL LIMITE ANNUALE PER LE NOTE DI VARIAZIONE

Nel caso esaminato, le eventuali note di variazione emesse per recuperare le somme già fatturate in misura superiore a quanto definitivamente dovuto, non sono ricon­du­cibili a un sopravvenuto accordo tra le parti. Di conseguenza, alla variazione non si applica il limite temporale di un anno dall’effettuazione dell’operazione (art. 26 co. 3 del DPR 633/72).
Il presupposto per la variazione dell’importo già fatturato è da individuare nella deter­minazione definitiva del prezzo dei beni secondo il procedimento previsto dal contratto.

16 | STABILE ORGANIZZAZIONE IN ITALIA – RILEVANZA AI FINI IVA

La risposta a interpello Agenzia delle Entrate 20.1.2021 n. 52 ha esaminato il ruolo assunto dalla stabile organizzazione in Italia di una società non residente rispetto alle operazioni passive da questa ricevute nel territorio dello Stato.

INTERVENTO DELLA STABILE ORGANIZZAZIONE

L’art. 53, § 2, del Regolamento UE 15.3.2011 n. 282 stabilisce che una stabile organiz­za­zione di un soggetto passivo, localizzata nello Stato in cui l’IVA è dovuta, partecipa a una cessione di beni o a una prestazione di servizi quando “i mezzi tecnici o umani di detta stabile organizzazione siano utilizzati dallo stesso per operazioni inerenti alla realiz­zazione della cessione di tali beni o della prestazione di tali servizi imponibile effettuata in tale Stato membro, prima o durante la realizzazione di detta cessione o prestazione”.

INTERVENTO PER LE OPERAZIONI PASSIVE

L’Agenzia delle Entrate specifica che, sebbene l’art. 53 del Regolamento UE 282/2011 sia apparentemente riferito alle sole operazioni attive, la predetta disposizione può es­sere letta, simmetricamente, in relazione alle operazioni passive effettuate dalla sta­bile organizzazione.
Nel caso di specie, si è in presenza di un’operazione di acquisto territorialmente rile­vante ai fini IVA in Italia, concernente l’acquisto di gas naturale, da parte della stabile organizzazione, per il riempimento della tratta italiana di un gasdotto (art. 7-bis co. 3 lett. b) del DPR 633/72). Pertanto, essendovi un effettivo intervento della stabile orga­niz­zazione anche nelle operazioni passive, tale soggetto è debitore dell’IVA, applican­dosi il meccanismo del reverse charge (art. 17 co. 2 del DPR 633/72).

17 | ISCRIZIONI, VARIAZIONI E CANCELLAZIONI NEGLI ALBI, REGISTRI ED ELEN­CHI DI LAVORATORI AUTONOMI – COMUNICAZIONE DEI DATI ALL’ANAGRAFE TRIBUTARIA

Con il provv. 27.1.2021 n. 26004, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito le modalità e il termine per la comunicazione annuale all’Anagrafe tributaria delle iscrizioni, variazioni e cancellazioni negli albi, registri ed elenchi tenuti dagli Ordini professionali, enti ed uffici preposti, ai sensi dell’art. 7 del DPR 605/73.
La nuova disciplina amplia e modifica quanto era già stato previsto dal DM 17.9.99.

OGGETTO DELLA COMUNICAZIONE

Sono oggetto di comunicazione all’Anagrafe tributaria i dati e le notizie concernenti le iscrizioni, le variazioni e le cancellazioni in albi, registri ed elenchi istituiti per l’esercizio di attività professionali e di lavoro autonomo.
La comunicazione riguarda:

DECORRENZA

Il nuovo obbligo comunicativo si applica a decorrere dai dati relativi all’anno 2020.

SOGGETTI OBBLIGATI ALLA COMUNICAZIONE

Sono obbligati alla comunicazione in esame gli Ordini professionali territoriali e gli altri enti e uffici, preposti alla tenuta di albi, registri ed elenchi istituiti per l’esercizio di atti­vi­tà professionali e di lavoro autonomo.

MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLA COMUNICAZIONE

I soggetti obbligati effettuano le comunicazioni in esame:

Al fine della trasmissione telematica possono essere utilizzati i prodotti software di con­trollo e di predisposizione dei file resi disponibili gratuitamente dall’Agenzia delle Entra­te.

ORDINI PROFESSIONALI TERRITORIALI
Gli Ordini professionali territoriali che abbiano fornito per via telematica al proprio Consiglio nazionale tutte le informazioni rilevanti ai fini dell’aggiornamento dell’Albo unico nazionale possono effettuare l’adempimento per il tramite del Consiglio nazio­na­le dell’Ordine:

TERMINE DI EFFETTUAZIONE DELLA COMUNICAZIONE

Il termine per la trasmissione delle comunicazioni in esame è stabilito al 30 giugno di ciascun anno, con riferimento ai dati relativi all’anno precedente.
I dati relativi al 2020 devono quindi essere trasmessi entro il 30.6.2021.

18 | VERSAMENTO DEL TRIBUTO PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI TUTELA, PRO­TEZIONE E IGIENE DELL’AMBIENTE (TEFA) – ISTITUZIONE DEI CODICI TRIBUTO

Gli importi dovuti a titolo di TEFA (tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, pro­te­zione e igiene dell’ambiente), di cui all’art. 19 del DLgs. 504/92, devono essere versati dai contribuenti:

I codici tributo da utilizzare nei modelli F24 e F24 EP sono stati istituiti dalla ris. Agen­zia delle Entrate 18.1.2021 n. 5 e sono:

Tali codici possono essere utilizzati anche per il versamento di quanto dovuto a seguito dell’attività di controllo.

Compilazione dei modelli F24 e F24 EP
La suddetta risoluzione ha anche stabilito le modalità di compilazione dei modelli F24 e F24 EP. In particolare, occorre indicare il codice catastale del Comune in cui sono situati gli immobili.

FEBBRAIO 2021: PRINCIPALI ADEMPIMENTI

SCADENZA

ADEMPIMENTO

COMMENTO

8.2.2021

Presentazione
domande per il
bonus pubblicità”

Le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non com­mer­ciali devono presentare in via telematica al Di­par­timento per l’in­­formazione e l’editoria della Pre­si­den­za del Con­siglio dei Mi­nistri, utilizzando i servizi te­le­ma­­ti­ci messi a dispo­si­zione dall’Agenzia delle Entra­te, la dichiarazione sosti­tuti­va:

·       relativa agli investimenti in campagne pub­blici­­tarie sul­la stampa quotidiana e periodica anche on line e sulle emittenti televisive e radiofoniche lo­ca­li e na­zio­­­nali, analogiche o digitali, effettuati nel­l’an­no 2020;

·       al fine di beneficiare del credito d’im­posta del 50%, anche per gli investimenti non incrementali.

 

Non rileva l’ordine temporale di presentazione.

8.2.2021

Comunicazione
spese sanitarie

I medici e altri professionisti sanitari, le farmacie e altre strut­ture sanitarie, op­pure i soggetti dagli stessi delegati, de­vono trasmet­tere in via telema­tica i dati relativi alle spe­se sanitarie sostenute nel 2020, nonché ai rimborsi effettuati nel 2020 per presta­zioni non erogate o parzial­mente ero­gate:

·       al Sistema Tessera Sanitaria del Ministero del­l’Eco­­nomia e delle Finanze;

·       ai fini della precompilazione dei modelli 730/2021 e REDDITI PF 2021.

10.2.2021

Credito
d’imposta compensi avvocati/arbitri

I soggetti che, nell’anno 2020, hanno sostenuto com­­­­pen­­­si per avvocati o arbitri devono presentare la do­man­­da per la concessione del previsto credito d’impo­sta:

·       in caso di procedimenti di negoziazione as­si­stita conclusi con successo o di con­­clusione dell’ar­bi­trato con lodo;

·       al Ministero della Giustizia, mediante l’ap­­po­­sita mo­­dalità telematica.

15.2.2021

Domande contributi
formazione
autotrasportatori

Le imprese di autotrasporto di merci per conto di ter­zi possono iniziare a presentare le domande per la conces­sio­ne di con­tributi per le iniziative formative volte ad ac­cre­sce­re le competenze e le capacità professionali degli impren­di­tori e degli operatori del settore del­l’au­­totra­spor­to di merci per conto di terzi:

·       al soggetto gestore “Rete autostrade me­diter­ranee per la logistica, le infrastrutture ed i trasporti So­cietà per azioni”;

·       utilizzando l’apposito modello;

·       mediante posta elettronica certificata all’in­di­rizzo ram.formazione2021@pec.it.

 

Le domande devono essere presentate entro il 19.3.2021. Non rileva l’ordine cronologico di presentazione.

15.2.2021

Comunicazione rapporti finanziari

Gli intermediari finanziari devono effettuare la tra­smis­­sio­ne in via telematica all’Anagrafe tributaria:

·       dei dati relativi ai rapporti finanziari intratte­nuti, in re­lazione all’anno 2020;

·       mediante il SID (Sistema di Interscambio Dati).

16.2.2021

Versamento
IVA mensile

I contribuenti titolari di partita IVA in regime men­sile devono:

·       liquidare l’IVA relativa al mese di gennaio 2021;

·       versare l’IVA a debito.

 

I soggetti che affidano la tenuta della contabilità a ter­zi e ne hanno dato comu­nica­zione all’ufficio del­le En­tra­­te, nel liquidare e versare l’IVA possono far riferi­mento al­l’IVA divenuta esigibile nel se­condo mese precedente.

 

È possibile il versamento trimestrale, senza ap­­pli­ca­zio­­ne degli in­te­­res­si, dell’IVA relativa ad ope­ra­­zio­ni de­­ri­van­ti da con­tratti di sub­for­ni­­tura, qua­lora per il paga­men­to del prez­zo sia stato pattuito un ter­mine suc­ces­sivo alla con­­se­gna del be­ne o alla co­munica­zione del­l’av­­venuta ese­­cuzione del­­la pre­sta­zione di servizi.

 

A causa dell’emergenza da COVID-19, per gli enti spor­tivi, nel rispetto dei requisiti previsti dall’art. 1 co. 36 e 37 della L. 30.12.2020 n. 178 (legge di bilancio 2021), il versamento può essere effettuato entro il 30.5.2021 o in 24 rate mensili di pari importo a partire da tale data.

16.2.2021

Versamento IVA quarto trimestre 2020

I contribuenti titolari di partita IVA in regime trime­strale “speciale” (es. autotrasportatori, ben­zinai e subfor­ni­to­ri) devono:

·       liquidare l’IVA relativa al trimestre ottobre-dicem­­­bre 2020;

·       versare l’IVA a debito, senza maggiorazione di in­­­te­­ressi, al netto dell’eventuale acconto.

16.2.2021

Versamento ritenute
e addizionali

I sostituti d’imposta devono versare:

·       le ritenute alla fonte ope­rate nel mese di gen­naio 2021;

·       le addizionali IRPEF trattenute nel mese di gen­­naio 2021 sui redditi di lavoro dipen­den­te e assi­milati.

 

Il condominio che corrisponde corrispettivi per ap­pal­ti di opere o servizi può non effettuare il ver­sa­mento delle ritenute di cui all’art. 25-ter del DPR 600/73, en­tro il ter­mine in esame, se l’am­montare cu­­mulativo del­le rite­nute operate nei mesi di dicem­­bre 2020 e gennaio 2021 non è di almeno 500,00 euro.

 

A causa dell’emergenza da COVID-19, per gli enti spor­tivi, nel rispetto dei requisiti previsti dall’art. 1 co. 36 e 37 della L. 30.12.2020 n. 178 (legge di bilancio 2021), il versamento delle ritenute sui redditi di lavoro dipen­den­te e assimilati può essere effettuato entro il 30.5.2021 o in 24 rate mensili di pari importo a partire da tale data.

16.2.2021

Imposta sostitutiva
rivalutazioni TFR

I datori di lavoro sostituti d’imposta devono versare il saldo dell’imposta sostitutiva del 17% sulle rivalu­ta­zioni del TFR maturate nel 2020.

È possibile utilizzare in compensazione della sud­detta im­­­posta sostitutiva il credito derivante dal ver­samento ne­gli anni 1997 e/o 1998 dell’anticipo della tassazione del TFR.

16.2.2021

Contributi INPS artigiani e commercianti

I soggetti iscritti alla Gestione artigiani o com­mer­cianti dell’INPS devono effettuare il ver­sa­mento della quarta e ultima rata dei contributi previden­zia­li compresi nel mi­­­ni­male di red­dito (c.d. “fissi”), re­la­­tiva al trimestre otto­bre-dicem­­bre 2020.

Le informazioni per il versamento della con­tri­bu­zio­ne do­­­­­vuta possono essere prelevate dal Cassetto previ­den­­­zia­le per artigiani e com­mer­cianti, attra­ver­so il sito del­l’INPS (www.inps.it).

16.2.2021

Premi INAIL

Presentazione telematica all’INAIL delle comuni­cazio­ni mo­­­­­tivate di riduzione delle retribuzioni pre­sunte per il 2021.

Versamento in autoliquidazione 2020/2021 dei pre­mi INAIL:

·       in unica soluzione;

·       oppure, in caso di opzione per il versamento ra­tea­­le, della prima delle previste quattro rate, sen­­­za maggiorazione di interessi.

25.2.2021

Presentazione modelli INTRASTAT

I soggetti che hanno effettuato operazioni in­tra­­­co­mu­­­­nitarie presentano all’Agenzia delle Entrate i mo­delli INTRASTAT:

·       relativi al mese di gennaio 2021, in via ob­bliga­toria o facoltativa;

·       mediante trasmissione telematica.

 

I soggetti che, nel mese di gennaio 2021, han­no su­­pe­ra­to la soglia per la presentazione tri­me­stra­le dei mo­delli INTRASTAT presentano:

·       i modelli relativi al mese di gennaio 2021, ap­po­si­­tamente contrassegnati, in via obbli­gatoria o fa­col­tativa;

·       mediante trasmissione telematica.

 

Con il provv. Agenzia delle Entrate 25.9.2017 n. 194409 sono state previste sem­pli­fi­ca­zioni per la pre­sen­tazione dei modelli INTRASTAT, a partire dagli elenchi re­lativi al 2018.

28.2.2021

Richiesta agevolazione contributi INPS artigiani e commercianti

Gli imprenditori individuali, che applicano il regime fi­sca­le forfettario di cui alla L. 190/2014, devono presentare all’INPS, in via telematica, l’apposita dichiarazione per fruire per il 2021 del regime contributivo agevolato, in caso di nuova attività iniziata nel 2020.

In relazione ai soggetti che hanno già bene­fi­ciato del re­gime agevolato per il 2020, l’age­volazione si appli­cherà anche nel 2021:

·       ove permangano i requisiti;

·       salvo espressa rinuncia del beneficiario.

28.2.2021

Presentazione domande contributo edicole

Le persone fisiche esercen­ti punti vendita esclu­sivi per la rivendita di giornali e riviste, non titolari di redditi da lavoro dipendente, devono presentare la domanda per il riconoscimento dell’apposito contributo una tantum:

·       per gli oneri straordinari sostenuti per lo svolgi­mento dell’attività durante l’emergenza sanitaria da COVID-19;

·       in via telematica, al Dipartimento per l’infor­ma­zio­ne e l’editoria della Presi­den­za del Consiglio dei Ministri;

·       mediante l’applicazione informatica di­sponibile all’in­­­­dirizzo www.impresainungiorno.gov.it.

 

Non rileva l’ordine cronologico di presen­tazione delle do­­mande.

28.2.2021

Versamento conguaglio IMU 2020

I soggetti passivi devono effettuare il versamento del conguaglio IMU relativo al 2020:

·       per effetto della pubblicazione, nel sito del Dipar­timento delle Finanze, entro il 31.1.2021, delle de­­­libere comunali per l’IMU 2020;

·       senza applicazione di sanzioni e interessi.

1.3.2021

Premi INAIL

Presentazione telematica all’INAIL delle dichiarazioni del­le retri­bu­zioni, in rela­zio­ne all’autoliquidazione dei pre­­mi dovuti a saldo per il 2020 e in acconto per il 2021.

1.3.2021

Trasmissione dati liquidazioni periodiche IVA

I soggetti passivi IVA, non esonerati dall’ef­fet­tua­zio­ne delle liqui­da­zioni periodiche o dal­la pre­sen­ta­zio­ne del­­­la dichiarazione IVA an­nuale, devono tra­smet­tere all’A­gen­­­zia delle Entrate:

·       i dati delle liquida­zioni periodiche IVA rela­tive al tri­mestre ottobre-dicembre 2020;

·       in via telematica, direttamente o tra­mite un inter­­me­­diario abilitato.

 

I contribuenti trimestrali presentano un uni­co mo­du­lo per ciascun trimestre; quelli men­sili, invece, pre­sen­­ta­no più moduli, uno per ogni liquidazione men­sile ef­fet­tuata nel trimestre.

 

La comunicazione in esame può non essere presentata se, entro lo stesso termine, viene presentata la dichia­razione annuale IVA relativa al 2020.

1.3.2021

Trasmissione
dati forniture
documenti fiscali

Le tipografie autorizzate alla stampa di documenti fi­­sca­­li e i soggetti autorizzati alla rivendita devono co­­mu­­­nicare in via telematica all’Agenzia delle Entrate:

·       i dati relativi alla fornitura di documenti fi­sca­li, con riferimento all’anno 2020;

·       direttamente o avvalen­dosi degli interme­dia­ri abi­­­litati.

1.3.2021

Registrazione
cumulativa contratti
di affitto terreni

I soggetti che, nel 2020, hanno stipulato contratti di af­fit­to di fondi rustici, non formati per atto pubblico o scrit­tu­ra pri­vata autenticata, stipulati tra le stesse parti, de­vo­no:

·       effettuare la loro registrazione cumulativa;

·       versare la relativa imposta.

2.3.2021

Registrazione contratti di locazione

Le parti contraenti devono provvedere:

·       alla registrazione dei nuovi contratti di loca­zione di immobili con decorrenza inizio me­se di feb­bra­io 2021 e al pagamento della relativa impo­sta di registro;

·       al versamento dell’imposta di registro anche per i rinnovi e le annualità di contratti di loca­zione con decorrenza inizio mese di febbraio 2021.

 

Per la registrazione è obbligatorio utilizzare il “mo­dello RLI”, approvato con il provv. Agenzia delle En­trate 19.3.2019 n. 64442.

Per il versamento dei relativi tributi è obbligatorio utiliz­zare il modello “F24 versamenti con elementi identi­­fi­ca­tivi” (F24 ELIDE), indicando gli appositi co­di­ci tributo isti­tuiti dall’Agenzia delle Entrate.