RAFFORZAMENTO DELLE MISURE ANTI-COVID TRA IL 15 MARZO E IL 6 APRILE 2021:

Il 12 marzo 2021 il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto legge che inasprisce le misure per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del COVID-19 nel periodo compreso tra il 15 marzo e il 6 aprile 2021.
L’intervento normativo si è reso necessario, secondo il comunicato stampa diffuso il 12 marzo, “in considerazione della maggiore diffusività del virus e delle sue varianti e in vista delle festività pasquali, al fine di limitare ulteriormente le possibili occasioni di contagio.”

Dunque, da oggi fino al giorno successivo al lunedì dell’Angelo, si applicheranno:

Il decreto legge prevede, inoltre, la facoltà per i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano di applicare le misure previste per la zona rossa, o ulteriori motivate misure più restrittive tra quelle previste dal DL 19/2020, nelle Province in cui si verifichi un’incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti o nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determini alto rischio di diffusività o induca malattia grave.

Fatte salve le ulteriori misure che potrebbero essere prese a livello locale, da oggi passano in area rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono alla Campania e al Molise.

A parte la Sardegna, che resta in zona bianca e la Basilicata, per la quale è in corso una verifica dei dati, tutte le altre Regioni saranno arancioni (alcune delle quali “d’ufficio” in virtù delle nuove norme).

Tornando al decreto approvato il 12 marzo, dal 15 marzo al 2 aprile 2021, nelle zone arancioni, sarà possibile recarsi in altre abitazioni private abitate solo una volta al giorno, tra le 5 e le 22, restando all’interno dello stesso Comune. Si potranno spostare al massimo 2 persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitano la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

Nella zona rossa invece sono vietati gli spostamenti da e verso altre regioni e anche all’interno del proprio comune se non per le 3 comprovate motivazioni: esigenze di lavoro, salute o situazioni di necessità. Torna dunque in campo l’autocertificazione che dovrà essere esibita ogni qual volta ci si sposti. È consentito il rientro presso i luoghi di residenza, domicilio o abitazione, mentre è vietato recarsi in altre abitazioni private abitate.

Per quanto riguarda i giorni più direttamente interessati dalle festività pasquali, il 3, il 4 e il 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o province autonome i cui territori si collocano in zona bianca (attualmente l’unica è la Sardegna), si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa. In tali giorni, nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le 5 e le 22, restando all’interno della stessa Regione.

Con l’avvio della zona rossa sono sospese le attività didattiche, compresi i servizi educativi dell’infanzia, e tutti i servizi di ristorazione. A partire dalla stessa data è prevista anche la chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, tranne quelle alimentari, le farmacie, le tabaccherie e le edicole. Sono altresì sospesi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. A rimanere aperte sono solo le attività commerciali riportate esplicitamente nell’allegato del DPCM: